Lean Production e Programmazione della produzione nella visione di sviluppo di LPOne #postblog1
Lean Production e Programmazione della produzione nella visione di sviluppo di LPOne #postblog1
Questo è il primo di 4 articoli che approfondiranno la visione della Lean Production e della Programmazione della Produzione nella visione che è stata applicata allo sviluppo di LPOne.cloud, dando importanza all’aspetto esecutivo.
Il modello di produzione lean stabilisce una focalizzazione sull’aspetto esecutivo piuttosto che su quello di programmazione delle attività.
L’aspetto esecutivo ha una serie di metodologie di riferimento piuttosto chiare ed affermate come:
- la demand flow technology, che si propone di sviluppare un sistema capace di collegare i flussi produttivi direttamente alla domanda di mercato, piuttosto che alla pianificazione basata su forecast;
- il six sigma, che si focalizza sul miglioramento continuo del processo/prodotto volto alla eliminazione dei difetti;
- la teoria dei vincoli, che richiama la necessità di una identificazione dei fattori produttivi strategici limitanti ed una loro risoluzione in termini globali.
Anche prendendo in considerazione il modello TPS (Toyota Production System) che rappresenta uno delle più note implementazioni del modello “lean” o “just-in-time”, possiamo ancora affermare che il focus è posto sull’esecuzione dei processi.
Nonostante la polarizzazione sull’aspetto esecutivo, il Modello Lean non può prescindere dalla pianificazione della produzione, a diversi livelli di scala. Lo scenario diviene quindi meno codificato e indirizzato da “buone pratiche” quando si affronta il tema della programmazione.
Figura 1 – Gli strumenti Lean e il loro focus sull’esecuzione delle attività
Non deve trarre in inganno la parola PLAN al punto 1 del ciclo PDCA (Plan–Do–Check–Act), il cui riferimento è al ciclo di miglioramento continuo e non a quello specifico della programmazione della produzione.
Dunque, arriviamo al contesto attuale dell’organizzazione della produzione in cui un approccio lean ben codificato ha ancora il suo tallone d’Achille in pratiche di programmazione che non tengono conto di aspetti fondamentali quali:
- Coesistenza di diversi livelli di programmazione (vendite, produzione, linee, ecc.)
- Compatibilità tra aspetti con differenti gradi di dinamica come consegne, tipicamente molto soggette a cambiamenti e gli ordini di produzione che richiedono una certa stabilità
- Compresenza di una domanda previsionale e di una consolidata
- Presenza di mix produttivi elevati, con modularità e varianti per rispondere alle esigenze di mercato che da segmentate diventano sempre più frazionate
- Esigenze esecutive a livello produttivo che richiedono ripetitività, bassa difettosità, snellezza e il rispetto del tackt time.
- Gestione snella di deviazioni dallo standard di processo (per esempio difetti)
Cercheremo adesso di ricondurre i punti esposti sopra a tre asserti fondamentali che ne riassumano gli aspetti salienti. Il fine è quello di arrivare alla definizione di oggetti gestionali concreti che un software ERP dovrebbe avere per fornire un adeguato supporto alla moderna programmazione della produzione:
- Necessità di un punto di snodo tra la programmazione commerciale e quella produttiva.
- Presenza di un veloce driver per la selezione e configurazione della linea al mix produttivo.
- Elevata integrazione con la base dati gestionale dei dispositivi fisici di linea che sono determinanti per l’esecuzione e l’automazione delle fasi produttive.
Questi tre punti, con le limitazioni proprie delle sintesi, ci permettono di rendere affrontabile il problema di partenza in termini di quale può essere il supporto fornito da un sistema ERP in ambito di programmazione delle attività di produzione governata da paradigmi lean.
Nei prossimi articoli, cercheremo di approfondire questi tre punti per arrivare and un insieme di funzionalità di base che un software avanzato di gestione della produzione in ambito Lean dovrebbe avere.
Massimo Landi
Product Manager InnoTech